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Il Ponte sullo Stretto: opportunità o debacle? Parla Gaetano Vecchio
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Il Ponte sullo Stretto: opportunità o debacle? Parla Gaetano Vecchio

Intervista al presidente di Confindustria Sicilia che rilancia: "Chiediamo che si faccia un grande piano straordinario per le infrastrutture in Sicilia"

Da oltre 50 anni, il Ponte sullo Stretto di Messina è un argomento di dibattito acceso in Italia. Secondo Gaetano Vecchio, presidente di Confindustria Sicilia, questa infrastruttura rappresenta una scelta politica che, una volta intrapresa, deve essere portata a termine con determinazione. "Qualora il Ponte si iniziasse ma non si completasse sarebbe una debacle per il Paese," afferma Vecchio.

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Un'Opera per l'Italia, non solo per il Sud

Vecchio sottolinea che il Ponte non è un'opera destinata esclusivamente alla Sicilia e alla Calabria, ma che i benefici ricadrebbero sull'intero Paese. "Diversi studi dimostrano che la ricaduta principale non è in Sicilia e in Calabria, bensì in Lombardia e nel Lazio," spiega Vecchio, evidenziando l'importanza strategica di questa infrastruttura.

Il Problema delle Infrastrutture Incompiute

Uno dei principali punti critici sollevati da Vecchio riguarda l'esecuzione delle opere pubbliche in Sicilia. "Ci sono cantieri in Sicilia che vanno avanti da anni," afferma, citando l'esempio dell'autostrada Catania-Palermo. Vecchio distingue tra opere già finanziate ma eseguite con difficoltà e quelle che necessitano di finanziamenti e progetti chiari, come la tangenziale di Catania e la circonvallazione di Palermo.

Investire nelle Infrastrutture Locali

Per Vecchio, è fondamentale investire immediatamente nelle infrastrutture locali. "Bisogna investire immediatamente in queste opere per le quali non ci sono finanziamenti, molto spesso non ci sono ancora i progetti e non ci sono le idee chiare," afferma. Mentre per la circonvallazione di Palermo c'è uno studio di fattibilità, per la tangenziale di Catania il progetto di ampliamento a tre corsie è considerato inadeguato da Vecchio, che propone invece un bypass all'altezza del casello di Giarre o di Acireale.

L'Integrazione del Ponte con le Infrastrutture Esistenti

Un altro tema cruciale è l'integrazione del Ponte con le infrastrutture esistenti. "C’è ancora da risolvere il nodo nella città di Messina, quando il Ponte arriva e come si innesta alle infrastrutture attuali," dichiara Vecchio. Secondo il presidente di Confindustria Sicilia, il Ponte deve essere parte di un piano di investimenti più ampio e non deve avvenire a discapito delle altre opere infrastrutturali necessarie.

La Necessità di un Grande Piano Straordinario

Vecchio chiede un grande piano straordinario che consideri il Ponte come parte di un sistema infrastrutturale completo. "Una grande infrastruttura del genere diventa una cattedrale nel deserto se il resto non funziona," avverte, enfatizzando la necessità di migliorare l'intero sistema di trasporti e connessioni regionali.

La Visione di Confindustria Sicilia

Nonostante le incertezze sulle risorse disponibili, Vecchio ribadisce l'importanza delle infrastrutture per il futuro della Sicilia. "Le infrastrutture sono fondamentali: parliamo tanto di Sicilia che vive di turismo, ma senza le infrastrutture non lo possiamo fare; abbiamo voglia di rigenerare la nostra agricoltura portandola su sistemi più moderni, ma senza le infrastrutture non lo possiamo fare," conclude Vecchio, evidenziando come l'industria, il turismo e l'agricoltura siciliana dipendano strettamente dalle connessioni infrastrutturali.

In sintesi, Gaetano Vecchio vede nel Ponte sullo Stretto una grande opportunità per l'Italia, ma solo se accompagnato da un robusto piano di investimenti nelle infrastrutture locali.

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Block Notes: appunti casuali e quotidiani (o quasi) sulla Sicilia e non solo